INDICI TELECONNETTIVI

Nelle previsioni a lungo termine i meteorologi usano degli indici che mettono in relazione quantità fisiche dell’atmosfera tra luoghi molto distanti; questi parametri sembrano ripetersi periodicamente, con lassi di tempo pluriennali.
Tali indici mettono in luce una tendenza di insieme su vaste aree; tendenze che si auto-correlano tra di loro nei vari indici, da quì il nome “teleconnettivi”.
Questi indici portano, se ben interpretati, a formulare una previsione a lunga scadenza molto precisa su larga scala sulle traiettorie e posizioni delle figure bariche. Tuttavia si trovano ancora in forma sperimentale, quindi suscettibili di errori, anche se rari

INDICE AO (Arctic Oscillation)
Indice di riferimento alla contrazione ed espansione del Vortice Polare.
La fase positiva inquadra un VP molto forte, con isobare strette e chiuse e scambi termici blandi. La fase negativa, che vede al contrario un’anomalia di pressione positiva sull’artico e negativa alle medie latitudini, favorisce la formazione di un anticiclone polare con split (divisione) del VP che può collassare a latitudini più basse provocando intense ondate di freddo (fase negativa estrema, ad esempio in caso di strat-warming).

INDICE NAO (North Atlantic Oscillation)
Indice di base della circolazione atmosferica nell’area Europea.
La fase positiva si distingue con una forte depressione islandese e un altrettanto forte anticiclone sub-tropicale oceanico. Il forte gradiente pressorio provoca un’accelerazione della corrente a getto con le perturbazioni atlantiche che colpiscono il nord Europa favorendo inverni miti e piovosi, mentre sull’Europa centro-meridionale il clima è caldo e secco (HP sub-tropicale).
La fase negativa, viceversa, vede le due figure antagoniste indebolirsi. Il gradiente pressorio si attenua e la corrente a getto rallenta. Ne derivano ondulazioni (onde di Rossby) più accentuate con possibili blocking atlantici. In particolare, la fase negativa, prevede un abbassamento del flusso atlantico con tempo umido sull’Europa centro-meridionale e spesso freddo ma secco sul nord Europa.

INDICE PNA (Pacific North America)
Indice di base della circolazione atmosferica negli Stati Uniti
La fase positiva vede l’instaurarsi di un’anomalia negativa di geopotenziale nei pressi delle isole aleutine che favorisce un’ondulazione del getto polare con rimonte sub-tropicali verso Canada ed America occidentale, discese di aria fredda in direzione degli Stati Uniti Orientali. La fase negativa l’esatto contrario.
Il PNA è influenzato dalla fase ENSO(nino/nina)
Generalmente la fase positiva si associa ad episodi di nino, viceversa quella negativa. Il suddetto indice se positivo in presenza di NAO negativa, favorisce i blocking atlantici, mentre se entrambi sono positivi viene favorita una configurazione denominata Bartlett High con l’anticiclone azzorriano “spalmato” lungo i paralleli.

INDICE ENSO (El Nino Southern Oscillation)
Indice che misura la forza di episodi Nino/Nina
Due parole anche per la fase Enso per dire che episodi forti di entrambi le fasi provocano una maggiore presenza anticiclonica sub-tropicale sull’area europea. Una Nina strong favorisce una certa ingerenza dell’anticiclone azzorriano verso l’Europa occidentale.

INDICE EA (East Atlantic)
Indice di base della circolazione atmosferica nell’area Europea meridionale.
Generalmente si definisce come una NAO shiftata verso Sud/est.In fase positiva vede l’instaurarsi di una depressione sull’Inghilterra, quella negativa vede la presenza di un anticiclone dinamico (mentre spesso è presente un cut-off nell’area mediterranea).

INDICE SCAND (Scandinavian Pattern)
Indice di monitoraggio situazione scandinava
La fase positiva prevede la formazione di un forte anticiclone dinamico sulla Scandinavia, quella negativa di una zona di bassa pressione. Questo pattern ha un notevole ruolo nel clima europeo perchè in fase positiva “dirotta” per mezzo di saccatura aria gelida continentale verso il comparto mediterraneo, soprattutto se abbinato ad un EA-.

INDICE ITCZ (InterTropical Convergence Zone)
Indice ausiliario di espansione o contrazione della fascia sub-tropicale
La linea di convergenza intertropicale è l’incontro tra gli Alisei dell’emisfero Nord e quelli dell’emisfero Sud. Una linea posizionata in maniera anomala verso nord predispone ad una maggiore espansione dell’anticiclone africano verso l’Europa centro-meridionale.

INDICE QBO (Quasi Biennal Oscillation)
Indice di controllo stratosferico equatoriale con correlazioni polari
Indica una oscillazione quasi biennale (24-36mesi) dei venti stratosferici equatoriali. L’indice va considerato sempre in concomitanza con la fase solare. In fase di Minimo Solare l’indice raggiunge valori negativi provocando una modifica alla circolazione Brewer-Dobson (uno scambio di calore tra poli ed equatore ) con notevoli disturbi al Vortice Polare Stratosferico e possibile insorgenza di poderosi Strat-Warming alla base di split del VP con conseguenti ondate gelide in Europa e Mediterraneo.

INDICE AMO (Anular Mode Oscillation)
Indice Correlato all’attività della Corrente Del Golfo
Indice che misura le  fluttuazioni delle temperature superficiali della porzione di oceano atlantico compresa tra Equatore e Groenlandia.
Valori positivi di questo indice sono associati a periodi siccitosi nel continente americano e a cicli di inverni più miti sull’Europa; nello specifico, una amo+ sembrerebbe rendere più difficile la formazione del serbatoio freddo sulla regione siberiana e di conseguenza affondi freddi da est sulle nostre regioni. Indice comunque non più tanto affidabile data la debolezza attuale della Corrente Del Golfo.

INDICE MJO (Madden Julian Oscillation)
Indice riguardante l’oscillazione climatica tropicale con risvolti europei
L’Mjo segue un ciclo di durata compresa solitamente tra i 30 e i 60gg, che si suole dividere in 8 fasi: tra queste quelle in cui ci sarebbe una significativa correlazione col clima nelle nostre zone sarebbero la settima e l’ottava (quest’ultima soprattutto in inverno). Se l’intensità in queste fasi è alta, le Onde di Rosby a livello globale tenderebbero a essere più profonde, favorendo blocking atlantici e discese di gocce fredde da Nord.