CARTE NUBI e Delta-ThetaE

Esempio di carta della copertura nuvolosa e della delta-theta

Nella carta che riguarda la copertura nuvolosa notiamo una rappresentazione grafica su falsi colori della copertura nuvolosa.
Il colore bianco rappresenta zone prive di nubi, gli altri colori indicano copertura nuvolosa alle varie altezze: rosso per le altezze più basse e grigio per quelle più alte.

A seconda della altezza possono essere individuati i vari tipi di nubi. Per un maggiore dettaglio sulle nubi consultare la sezione apposita nel menù in alto. (VAI)

Nella carta riguardante la Delta-ThetaE viene rappresentata la differenza di temperatura potenziale equivalente tra 500hPa e 850hPa.
La temperatura potenziale equivalente è la temperatura che una parcella di aria, dopo che questa sollevandosi si è condensata esaurendo tutto il calore latente di condensazione, avrebbe se all’improvviso venisse riportata al suolo seguendo una adiabatica secca.
In altre parole è la temperatura di una massa d’aria in cui il vapore acqueo è fatto condensare liberando quindi il calore latente.

Si immagini una massa d’aria umida che inizi a muoversi verso l’alto; fin quando non diverrà satura (umidità relativa pari a 100%) essa si raffredderà con un tasso pari a circa 1°C ogni 100m (il cosiddetto “gradiente termico adiabatico secco”). Una volta raggiunta la saturazione, il tasso di raffreddamento sarà mitigato dal calore liberato durante la condensazione del vapore (calore latente di condensazione); esso corrisponde al “gradiente termico adiabatico saturo” ed è pari a circa 0.6°C ogni 100m.
Quando la massa d’aria in questione avrà condensato tutto il vapore, si immagini di portarla alla quota del suolo. Il riscaldamento che subirà durante la discesa avverrà secondo il tasso del gradiente adiabatico secco. La temperatura che avrà alla fine del processo corrisponde alla temperatura potenziale equivalente.

La temperatura potenziale equivalente è un importante parametro per determinare la stabilità di una massa d’aria.
Infatti avere la stima della Theta-E tra due quote differenti su una stessa colonna d’aria (ad esempio tra 500hPa e 850hPa) permette di calcolare la differenza tra i due valori (la cosiddetta “Delta-Theta-E“) che è un ottimo indice per valutare l’instabilità locale dell’aria (Delta negativo = aria stabile, Delta positivo … è possibile che l’aria sia instabile)”. Non a caso Delta positivi si trovano spesso in corrispondenza dei fronti perturbati.
Delta neutri invece potrebbero indicare la presenza di attività convettiva isolata, specie durante i mesi estivi.

Nella carta sono presenti anche i vettori vento dei jet ossia dei venti ad alta velocità sia alla quota di 300hPa (vettori verdi) che di 850hPa (vettori neri). Questi sono utili, specie a 850hPa per valutare effetti favonici o di stau.

Per valutare tali effetti spesso si da un’occhiata anche alla carta dell’umidità relativa a 850hPa che ci da immediatamente un colpo di occhio sulla possibilità di innesco di fenomeni da stau o da poehn