CARTE CAPE – LIFTED

Esempio di carte WRF relative al CAPE e al LIFTED Index

La sigla CAPE sta per Convective Available Potential Energy, tradotto letteralmente significa “Energia potenziale disponibile per la convezione”. Il CAPE è difatti un’energia, che si misura in [J/Kg] e serve a capire dove potrebbero aversi fenomeni temporaleschi violenti. Il condizionale è d’obbligo, perché ricordiamoci che è energia potenziale, ed è quindi necessario quindi che vi siano le condizioni termodinamiche per lo sviluppo di temporali. Più il CAPE è elevato, più energia è presente in atmosfera e, di conseguenza, maggiori sono le possibilità di fenomeni violenti.
E’ possibile “accumulare” quest’energia, ad esempio, durante le giornate soleggiate e calde, ma non obbligatoriamente si avranno temporali violenti, se le condizioni meteorologiche non lo permettono.

Per quanto riguarda il Lifted Index LI, il discorso è un po più complesso. Anch’esso è un indice utile a conoscere le zone soggette a possibili fenomeni violenti e si misura in °C.
I valori riportati sulle carte indicano la differenza di temperatura di una parcella alla quota relativa a 500hPa rispetto alla temperatura che la medesima parcella avrebbe se fosse sollevata dal suolo lungo una adiabatica secca fino alla fino al livello di condensazione e poi lungo un adiabatica satura fino alla quota relativa a 500hPa.
Al contrario del CAPE, più il valore di Lifted Index è basso, maggiori sono le possibilità di temporali anche violenti. In generale, valori superiori allo 0, indicano una bassa probabilità di temporali, che possono però rivelarsi forti con valori inferiori a -2/-3°C.

  • LI > 2 assenza di temporali
  • LI compreso tra 0 e 2 possibilità di temporali isolati
  • LI compreso tra -4 e -2 possibilità di forti temporali
  • LI minore di 6 altissima probabilità di temporali anche molto forti